Sono stati registrati finora fino a 2800 studi di intervento sul COVID-19. Le evidenze sono in continua evoluzione e quello che sembrava andare bene qualche mese fa, ora non è già sorpassato.
Ci sono studi su grandi piattaforme internazionali ( come RECOVERY, WHO SOLIDARITY e DISCOVERY) che reclutano un gran numero di pazienti a livello internazionale.
Dopo i risultati dello studio WHO SOLARITY l’OMS ha rivisto le indicazioni all’efficacia del REMDESIVIR, che non viene più raccomandato nei pazienti ospedalizzati con Covid-19.
Resta la raccomandazione forte all’uso dei corticosteroidi nei pazienti con Covid-19 grave e critico.
Il Remdesivir è nuovo profarmaco, anologo dell’adenosina, in grado di inibire la sintesi dell’RNA virale, incluso il SARS-CoV-2. E’ tuttora ampiamente utilizzato in molti paesi.
Il suo uso è controindicato nei soggetti con disfunzione epatica (ALT> 5 volte il normale al basale) o disfunzione renale (eGFR <30 ml / minuto). Ad oggi, può essere somministrato solo per via endovenosa e ha una disponibilità relativamente limitata.
Il gruppo di esperti, sulla base della metanalisi di 4 RCT su 7300 pazienti, non evidenziato differenze significative in termine di outcome nei pazienti trattati con remdesivir (mortalità, necessità di ventilazione meccanica, tempo di recupero clinico).
Le evidenze per sottogruppi di pazienti non sono ancora così solide per suggerirne l’uso in particolati condizioni e pazienti.
L’OMS mantiene invece la raccomandazione forte sui corticosteroidi sistemici nei pazienti con covid-19 grave e critico.
Lo studio RECOVERY ha valutato gli effetti del desametasone 6 mg somministrato una volta al giorno (orale o endovenoso) per un massimo di 10 giorni. Altri regimi includevano desametasone 20 mg al giorno per 5 giorni seguito da 10 mg al giorno per 5 giorni (due RCT, DEXA-COVID e CoDEX); idrocortisone 200 mg al giorno per 4-7 giorni seguiti da 100 mg al giorno per 2-4 giorni e poi 50 mg al giorno per 2-3 giorni (studio CAPE-COVID); idrocortisone 200 mg al giorno per 7 giorni (studio internazionale REMAP-CAP); metilprednisolone 40 mg ogni 12 ore per 5 giorni (studio Steroids-SARI); e metilprednisolone 40 mg ogni 12 ore per 3 giorni e poi 20 mg ogni 12 ore per 3 giorni
I corticosteroidi somministrati per 7-10 giorni hanno dimostrato una riduzione della mortalità a 28 giorni dell'8,7% nei pazienti critici e del 6,7% nei pazienti con covid-19 grave che non erano in condizioni critiche (RR 0.80, IC 95% da 0,70 a 0,91).
Gli effetti avversi se considerati insieme sono sufficientemente limitati in termini di importanza e frequenza
II corticosteroidi sistemici sono a basso costo, facili da somministrare e prontamente disponibili a livello globale. Una cura democratica, insomma, che ci lascia un po’ sperare, in attesa del vaccino.
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